Il Cloud Computing consente l'accesso remoto on-demand alle risorse IT da una rete di fonti esterne (server) via Internet. I file o le app sul Cloud possono essere caricati, scaricati, condivisi o modificati da qualsiasi utente autorizzato.
Inoltre, questa tecnologia di archiviazione dei file è sicura sia dal punto di vista software (i file vengono scansionati alla ricerca di virus al momento del download) che dal punto di vista hardware (i dischi rigidi possono essere persi o danneggiati).
Questa tecnologia può servire a molti scopi: app specifiche, gestione della rete interna e del database, accesso ai media, potenza di calcolo, archiviazione...
Come detto prima, il cloud computing può essere suddiviso in app, piattaforme e hardware, che a loro volta producono le seguenti categorie:
• Software as a service (SaaS): questa modalità offre una singola istanza software in esecuzione sull'infrastruttura dei provider a cui l'utente può accedere ovunque tramite browser o un'app gateway, con un controllo minimo o nullo sui parametri di configurazione.
• Infrastructure as a service (IaaS): Chiamato anche hardware as a service (HaaS), fornisce storage raw ed elaborazione su richiesta. Un buon esempio è Amazon Web Services, che incassa anche più del negozio online
• Platform as a service (PaaS): Questo servizio fornisce spazio per implementare, eseguire e gestire diverse applicazioni, evitando la manutenzione dell'infrastruttura necessaria per sviluppare, utilizzare e fornire software. In base alla loro disponibilità, possono essere:
• Community: Diverse organizzazioni mettono insieme le loro risorse cloud per risolvere un problema comune
• Pubblico: utilizzato da molte organizzazioni contemporaneamente
• Privato: utilizzato da una singola organizzazione senza un gateway pubblico
• Ibrido: costituito da una combinazione di reti cloud private e pubbliche coordinate per funzionare come un'unica entità.
Per quanto riguarda lo stoccaggio, si possono distinguere tre categorie principali:
• Memorizzazione di oggetti: per le app sviluppate on-cloud, che sfruttano le sue funzionalità di scalabilità e metadati.
• Archiviazione dei file: Utile per le app che richiedono l'accesso a file condivisi e/o a un file system. Questo è il più frequentemente utilizzato sia dagli utenti medi che dalle MPMI.
• Archiviazione a blocchi: necessario per le app aziendali, come database e sistemi ERP (Business Resources Planning), che richiedono server dedicati e bassa latenza per ogni host.